La dieta contro la Candida albicans: cibi da evitare e alimenti consigliati

Difficile trovare una donna che almeno una volta nella vita non sia stata colpita da una delle infezioni più comuni quanto noiose da curare, la Candida albicans. I sintomi? Senso di spossatezza, un fastidioso prurito intimo, una serie di perdite biancastre e magari dolori quando si hanno rapporti intimi con il proprio partner.

Questi sono, in genere, i campanelli di allarme di una infezione molto comune e altrettanto antipatica da debellare. Chi è stata colpita almeno una volta da questo nemico insidioso sa bene quanto può essere debilitante non solo a livello fisico ma anche psicologico.

La Candida è un’infezione insidiosa perché può presentarsi in un ampio spettro di situazioni: dopo una cura antibiotica, dopo un periodo particolarmente difficile o un aumento di peso improvviso; a causa di un cambiamento nella propria vita che ha generato stati di preoccupazione e ansia; in presenza di depressione o anche solo quando si ha un nuovo partner che ne è un portatore inconsapevole.

Spesso, inoltre, il problema può diventare cronico, rendendo sempre più difficile la sua risoluzione. Di conseguenza, oltre alla medicina classica che agisce in modo localizzato ed efficace per risolvere il problema, anche una corretta alimentazione è fondamentale sia per debellare l’infezione, che per prevenirne le recidive.

Ormai diversi studi scientifici dimostrano come una corretta dieta per la Candida albicans sia di grande aiuto per tutte le donne che vengono colpite in modo cronico da questo fastidiosissimo fungo, che una volta proliferato all’interno del nostro corpo, sembra sempre più difficile da sconfiggere.

La Candida albicans, infatti, non è altro che una infezione dovuta a un fungo unicellulare che normalmente abita nel nostro intestino.

Essa può colpire a tutte le età, sia adolescenti che donne mature, ma non è solo il sesso femminile il bersaglio; la Candida albicans, infatti, colpisce anche gli uomini, spesso per contagio diretto dalla propria partner, ma loro difficilmente ne manifestano i sintomi. Gli uomini infatti, diventano più spesso dei portatori, rendendo più difficile la diagnosi e finendo in una sorta di “loop” che contribuisce a cronicizzare il problema. Infatti, la cura farmacologica per la Candida riguarda non solo la donna ma anche il proprio partner, proprio per cercare di fermare il continuo veicolarsi del fungo.

Cosa fare quando si è colpiti da Candida

In presenza di fattori particolari, quindi, come forti periodi di stress, cali nelle difese immunitarie, contatto con mucose infette o alimentazione irregolare ricca di amidi e zuccheri, questo fungo può cominciare a riprodursi in modo incontrollato e diventare predominante a livello della flora batterica intestinale.

Se fino a quel momento il fungo era rimasto inattivo, la sua proliferazione porta ad attivare la forma vegetativa, che è quella che poi va a colonizzare le mucose ed è responsabile dei sintomi anche a livello genitale. Come se non bastasse, possono essere spesso presenti problemi alle mucose del cavo orale, come per esempio la comparsa di afte ripetute.

Il fungo, una volta proliferato, altera l’assorbimento di importanti sostanze nutritive come amminoacidi e vitamine, predisponendo il corpo a un ulteriore indebolimento delle difese immunitarie. E’ importante, quindi, attivarsi il prima possibile per contrastare questa proliferazione, agendo sotto più punti di vista.

Infatti, quello della Candida albicans è un vero e proprio problema multifattoriale e più complesso di quello che sembra. Se infatti la terapia farmacologica funziona in maniera efficace quando l’infezione colpisce per la prima volta, può non essere altrettanto risolutiva nel momento in cui la Candida diventa recidiva e si ripresenta o, addirittura, nei casi in cui diventa cronica.

In presenza di un’ infezione frequente, infatti, è necessario affiancare anche una dieta specifica per la Candida, che vada a creare un ambiente sfavorevole alla proliferazione del fungo e lo blocchi, ristabilendo il giusto equilibrio nella flora intestinale.

La propria alimentazione, quindi, dovrà essere mirata prima di tutto a rafforzare il sistema immunitario che il fungo ha indebolito e poi dovrà ridurre drasticamente l’introduzione di tutti gli elementi che il fungo predilige per la sua crescita, ossia principalmente i carboidrati.

La Candida albicans, infatti è un fungo che per la sua natura può essere considerato come un lievito. I lieviti, di norma, si nutrono di zuccheri e amidi e si trovano a loro agio quando si viene a creare un ambiente acido. La presenza di disbiosi e una dieta irregolare, incentrata principalmente sui carboidrati può andare a creare questo ambiente ideale per la sua proliferazione e per questo è importante mantenere sotto controllo sia l’alimentazione che il proprio peso.

La dieta contro la Candida

Se è vero che la Candida albicans ama i carboidrati, la prima soluzione a cui è facile pensare è quella di abolirli completamente dalla propria dieta. Anche questo, però, si è rivelato non efficace nei casi di recidiva, in quanto gli zuccheri sono una componente troppo importante per il metabolismo umano e la loro improvvisa mancanza può portare a disbiosi ancora più forti, peggiorando paradossalmente il problema.

La soluzione risiede nel giusto equilibrio tra carboidrati, proteine e grassi e, soprattutto, nella qualità delle scelte fatte a tavola.

Una serie di regole di base che si sono dimostrate efficaci nella lotta alla Candida sono:

  • Evitare cibi industriali come merendine confezionate e snack o semiconservati (per es. il cornetto del bar)
  • Evitare dolci farciti con creme
  • Evitare bibite gassate e alcolici
  • Ridurre gli zuccheri semplici della frutta
  • Ridurre gli zuccheri complessi come pane, pasta e gli amidi come le patate
  • Ridurre drasticamente gli insaccati
  • Ridurre i latticini (evitare formaggi stagionati, lo yogurt se consumato con moderazione non dà problemi, il latte vaccino deve essere temporaneamente sostituito con latte di tipo vegetale)

Ma di fronte a una lista così restrittiva, cosa rimane dunque da mangiare? Anche se non sembra, la scelta è ampia: via libera a carne e pesce, legumi nella giusta quantità, la verdura inoltre è, generalmente, concessa senza problemi. Solo nella fase acuta dell’infezione alcune tipologie di verdura (quelle che fermentano causando meteorismo, per esempio, come i cavoli o gli asparagi) sono da limitarsi. Vanno bene, per esempio, alimenti come aglio, pompelmo o topinambur che sono ricchi di sostanze antimicotiche.

Ecco quindi un esempio di dieta della durata di tre giorni per combattere la Candida:

Condimenti consentiti: olio extravergine di olive

Spuntini: centrifugati di verdure, finocchi, carote, sedano, yogurt intero, frutta secca

Giorno 1

Colazione

  • Latte di soia
  • Fette biscottate integrali

Pranzo

  • Orata al forno
  • Insalata mista: Iceberg, finocchi, ravanelli, rucola
  • Mirtilli

Cena

  • Arista di maiale
  • Scarola lessa
  • Fetta di pane integrale

Giorno 2

Colazione

  • Yogurt intero greco
  • Noci

Pranzo

  • Riso con piselli
  • Zucchine al vapore
  • Lamponi

Cena

  • Pesce Spada in padella
  • Melanzane grigliate

Giorno 3

Colazione

Frittata con bianco d’uovo e farina di ceci

Pranzo

  • Pollo in padella con aromi
  • Carciofi
  • Pompelmo

Cena

  • Branzino con aromi
  • Zucca arrostita
  • Fetta di pane integrale

Le integrazioni migliori

Per combattere la Candida albicans in modo efficace, non occorre soltanto mangiare in modo sano e controllato ma è importante anche andare a ristabilire il giusto equilibrio nella flora batterica e questo lo si può fare con i probiotici, come il Lactobacillus acidophilus o il Bifidobacterium Bifidus. Inoltre, un prezioso contributo può darlo la fitoterapia, con la presenza di innumerevoli integratori validi per eliminare le disbiosi.

Per esempio, la radice di Genziana ha un ottimo effetto antiacido, l’Echinacea Purpurea o l’Hydrastis canadensis agiscono rafforzando il sistema immunitario, mentre una stretta attività antifungina viene svolta dagli estratti dalla corteccia di Pau d’Arco, dalla pianta Verga d’oro o dall’olio essenziale di Tea Tree.

L’azione combinata di una corretta alimentazione (da mantenersi il più a lungo possibile), con l’utilizzo di probiotici e specifici antifungini per qualche mese garantisce risultati efficaci e rappresenta l’unico metodo per allontanare una volta per tutta la possibilità di recidive.

 

Questo articolo è stato pubblicato sulla testata on line Elle.it.

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La dieta contro la Candida albicans: cibi da evitare e alimenti consigliati ultima modifica: 2017-03-06T10:42:14+00:00 da Dietaok.it