Pane al carbone vegetale? Si, ma non è vero pane.
Il pane al carbone vegetale ha spopolato negli ultimi mesi nelle dispense degli italiani. Questo è dovuto alle caratteristiche di alta digeribilità e tollerabilità, di cui si è fatta ampia pubblicità, come anche di come potrebbe essere utile quando si deve dimagrire o mentre si affronta una dieta. Soprattutto in presenza di problemi di meteorismo e gonfiore addominale, quando non si tollera il pane lievitato naturalmente. Tutto questo grazie alla presenza, nella struttura interna del carbone vegetale, di micropori che catturano scorie, gas in eccesso, liquidi e tossine che costellano il tratto gastrointestinale, rendendo la digestione più rapida e veloce.
Quello che però non va bene, è proprio la dicitura di “pane“, il quale, come riportato dal Ministero della Salute, quando arricchito con il carbone vegetale non può essere più considerato tale. Il carbone vegetale rappresenta un vero e proprio additivo colorante e in base a ciò, gli alimenti che lo contengono non possono essere etichettati come “pane” e derivati. Inoltre, non possono esserne esaltate le doti di digeribilità o gli eventuali effetti benefici, in quanto il suo uso è quello di un normale colorante. Avete mai sentito esaltare gli effetti di un colorante presente in una merendina? Il principio è lo stesso.