Dieta chetogenica: dimagrire con le proteine.

La dieta chetogenica è uno schema alimentare, che porta a un rapido dimagrimento dovuto ad un fenomeno fisiologico detto chetosi . Esistono molte varianti di questa dieta (per esempio la Dukan, la Atkins o il protocollo Blackburn) ma tutte si basano sul raggiungimento della chetosi tramite eliminazione o riduzione o dei carboidrati dalla propria alimentazione per un determinato periodo di tempo.

Essa, inoltre, ha una funzione di “liposuzione alimentare”, ossia scioglie il grasso localizzato come nel caso delle adiposità accumulate su cosce e glutei, tipicamente femminili.

L’organismo umano per funzionare correttamente ha bisogno di assumere, tramite dieta, tre tipi di macromolecole: zuccheri (carboidrati o glucidi), proteine (protidi) e grassi (lipidi).

La dieta chetogenica si basa su un introito prevalentemente proteico e lipidico, con una drastica diminuzione dei carboidrati a meno di 50g al giorno (nelle diete più restrittive, come nel protocollo Blackburn, la quota glucidica è minore di 20 grammi al giorno!).

Di norma, il nostro organismo e principalmente il cervello, utilizza gli zuccheri per produrre l’energia che gli serve.

Questi si possono trovare o come zuccheri complessi, presenti in tutti gli alimenti farinacei come: pane, pasta, riso; o come zuccheri semplici, come quelli presenti nella frutta.

Di conseguenza, i carboidrati introdotti durante una dieta chetogenica, non sono in quantità sufficiente per essere utilizzati a scopo energetico dal corpo, il quale, quindi, si vede costretto ad utilizzare substrati diversi, e avvia così, in modo indiretto, una serie di processi metabolici tra cui l’aumento della cosiddetta beta ossidazione degli acidi grassi, che portano alla produzione di piccole molecole chiamate corpi chetonici.

In altre parole, vengono bruciati i grassi (trigliceridi) per produrre corpi chetonici. Questo, però, è un processo fisiologico presente nel corpo assolutamente normale, che viene solo maggiormente stimolato dalla forte riduzione o assenza di zuccheri. Tutto ciò, ha come conseguenza una grande stimolazione del dimagrimento, essendo i grassi utilizzati a scopi energetici.

I corpi chetonici cosi prodotti, circoleranno nel sangue assolvendo ad almeno due funzioni:

Rifornendo di energia il cervello, (ma solo in caso di prolungata assenza di zuccheri, perchè il cervello ha sempre una preferenza per il glucosio e lo utilizza anche se presente in minime tracce) perchè grazie alle loro caratteristiche chimiche, riescono ad attraversare la barriera emato-encefalica, cioè il rivestimento protettivo che lo avvolge, raggiungendolo;

– Una volta prodotti dal fegato, riforniscono di energia anche muscoli, tessuti periferici e cuore;

La dieta chetogenica ha una serie di indubbi e documentati vantaggi, tra cui il repentino dimagrimento a cui si è soggetti e che si può dividere in due fasi:

-La prima settimana, in cui il corpo perde molti liquidi e si sgonfia. Questo è dovuto al consumo delle scorte di zuccheri presenti, che in genere si accumulano sotto forma di glicogeno, il quale tende a trattenere grandi quantità di acqua che quindi vengono perse per prime;

  • I giorni successivi, quando l’organismo entra in chetosi, cioè produce corpi chetonici, si cominciano a distruggere i depositi di grasso, lasciando intatta la massa magra, cioè non toccando le proteine che compongono i muscoli, perchè le proteine necessarie all’equilibrio tra anabolismo (formazione) e catabolismo (distruzione) è mantenuto costante dall’introito alimentare.

Tutto ciò si traduce in una serie di sintomi, che si avvertono solo durante i primi giorni, quando il corpo sta cominciando a produrre i corpi chetonici, tra cui:

– la presenza di un leggero mal di testa

– Alitosi (dovuta all’eliminazione di un particolare corpo chetonico in eccesso, l’acetone, che viene perso tramite respiro);

– Stipsi, cioè diminuzione della massa fecale dovuta alla forte riduzione di fibre e olio, anche è possibile, tramite giusti integratori, evitare il problema.

Nel momento in cui, invece, il corpo, entra in chetosi, le cose cambiano:

– I corpi chetonici donano un senso di sazietà che stabilizza e frena gli attacchi di fame

– Sparisce il senso di fatica ma ci si sente attivi e propositivi

Per controllare che si sia instaurata effettivamente la chetosi, è necessario misurare la chetonuria, cioè la presenza di chetoni nelle urine e lo si fa utilizzando delle strisce reattive (Ketur Test, acquistabile in farmacia) che ne indicano la percentuale.

Una volta raggiunto il proprio obiettivo, è importante ritornare gradualmente all’ inserimento dei carboidrati, mantenendo un certo equilibrio per non rischiare di riprendere i chili persi e incorrere nell’effetto yo-yo.

Chi può sostenere una dieta chetogenica:

– Persone affette da diabete di tipo 2, epilessia e problemi cardiovascolari, seguiti da personale specializzato;

Grandi obesi con una forte motivazione e un buono stato di salute;

– Particolarmente indicate sono le donne con struttura ginoide (accumulo del grasso su fianchi e cosce);

– Consigliata anche a chi soffre di cellulite localizzata;

– Ottima per assicurare una buona definizione muscolare;

Chi non può sostenere una dieta chetogenica:

– Persone affette da diabete 1, problemi renali (anche se la dieta non è iperproteina e quindi non affatica i reni) ed epatici

Soggetti poco tolleranti ai grassi, che non riescono cioè, a digerirli bene

Chi ha un metabolismo bloccato, frutto di molte diete continuative e infruttuose

Soggetti psicologicamente fragili o in cura psichiatrica.

Dieta chetogenica: dimagrire con le proteine. ultima modifica: 2015-02-28T10:03:03+00:00 da Dietaok.it