Ritenzione idrica, pelle a buccia d’arancia e cellulite addio con magnesio e potassio
Gambe gonfie, doloranti e pesanti? Scopriamo i benefici del magnesio e del potassio nella lotta alla ritenzione idrica e su come aiutino anche nei casi di cellulite.
Ormai possiamo dire che il trauma della prova costume l’abbiamo superato. Alcune di noi possono gioire per averla passata a pieni voti, dopo un inverno in cui ci si è impegnate al massimo nel prenderci cura di noi stesse, attraverso diete dimagranti e sport; per altre magari il risultato non è stato altrettanto brillante, ma il caldo e il piacere di godersi le giornate di relax a mare ci hanno fatto fare, tutto sommato, pace con noi stesse, con la promessa di rientrare nel nostro vestito preferito l’estate prossima. Tuttavia, non sono sempre i chili in eccesso il problema, anche donne magre e dal fisico asciutto possono soffrire di disturbi continui come il classico gonfiore alle gambe, alle caviglie o alle cosce che si manifesta quotidianamente e che diventano, soprattutto in estate, intollerabili. Nonostante, quindi, si cerchi di seguire una vita sana, spesso non si riesce a scappare da uno dei fattori che più incidono sul gonfiore degli arti inferiori, la ritenzione idrica. Essa rappresenta, infatti, un punto dolente che riguarda il 90% delle donne e su cui ci si danna trovando raramente una soluzione definitiva. Diretta conseguenza di un’ eccentuata e prolungata ritenzione sono quegli inestetici cuscinetti di cellulite che rovinano la silhouette delle nostre gambe.
Elementi come magnesio e potassio possono essere di grande aiuto nella lotta alla ritenzione idrica, grazie alle loro molteplici qualità e alle diverse formulazioni in cui sono disponibili.
Il male femminile per eccellenza è dato proprio da quella odiosa buccia d’arancia che non vuole saperne di andare via nonostante facciamo sport, mangiamo sano e proviamo tutti i nuovi trattamenti in voga. Purtroppo, il problema è più complesso di quello che può sembrare e, a volte, non basta nemmeno bere i classici due litri di acqua al giorno, ma bisogna andare ad agire più in profondità.
Ritenzione idrica: perché è così dannosa?
La ritenzione idrica è un disturbo che prevede un accumulo di liquidi e che si manifesta soprattutto nelle donne a livello di gambe, cosce e glutei e le cui cause possono essere molteplici ma alla base è presente sempre una cattiva circolazione e una regolazione non ottimale da parte del sistema linfatico.
Quante di noi soffrono di gonfiore agli arti inferiori d’estate, mentre d’inverno hanno mani e piedi gelidi? Questa è la riprova che il sistema linfatico non funziona a dovere.
Nello spazio che intercorre tra le nostre cellule è presente un liquido chiamato interstiziale in cui si vanno ad accumulare le sostanze di scarto e i liquidi che fuoriescono dai capillari. Nel circolo sanguigno, oltre il sangue, è presente anche un liquido trasparente, detto linfa, che viene liberato da specifiche ghiandole e ha il compito di drenare questi liquidi, depurando in questo modo l’organismo. Quando questo non avviene o avviene in modo non regolare, si ha ritenzione idrica, cioè il liquido di scarto si accumula nello spazio intercellulare e dà origine al gonfiore che nella maggior parte dei casi si limita a un fenomeno transitorio e che non arreca eccessivi problemi ma che, nei casi più gravi può trasformarsi anche in un linfedema, cioè un rigonfiamento di una particolare zona del corpo che rappresenta una vera e propria malattia e come tale deve essere tenuta sotto stretto controllo medico.
Come detto, un’altro dei principali effetti collaterali della ritenzione idrica è la cellulite, una vera e propria patologia che da sempre è collegata al ristagno dei liquidi corporei.
I fattori che predispongono alla ritenzione idrica
Ci sono una serie di cattive abitudini che favoriscono l’insorgere della ritenzione e di tutti i problemi ad essa legati come:
Condurre uno stile di vita sedentario: trascorrere molte ore seduti non aiuta la corretta circolazione dei liquidi interstiziali e impedisce al sistema linfatico di coordinarsi in modo appropriato con quello venoso.
Bere e urinare poco: uno scarso apporto di liquidi dall’esterno e la mancata eliminazione delle scorie organiche determina un rallentamento del traffico linfatico, favorendo la formazione di edemi e gonfiori localizzati.
Una cattiva alimentazione: obesità e cattive abitudini alimentari sono alla base del gonfiore intestinale che spesso si accompagna all’edema agli arti inferiori. Per essi, infatti, diventa problematico sostenere un peso eccessivo.
Il fumo: le sostanze tossiche presenti nelle sigarette incentivano la deposizione delle scorie e impediscono al torrente linfatico di portarle via.
Stitichezza: questo è un problema comune soprattutto a chi soffre di colon irritabile: un intestino infiammato è la prima causa di gonfiore addominale e cattiva circolazione.
Utilizzo di tacchi alti: rimanere per parecchie ore su tacchi alti favorisce il ristagno di liquidi a causa della posizione innaturale assunta dal piede.
Inoltre, per le donne ci alcuni periodi in cui si soffre maggiormente di ritenzione idrica. Infatti, ad esempio, il gonfiore, il senso di pesantezza e il lieve dolore alle gambe si possono avvertire durante l’utilizzo della pillola anticoncezionale o in prossimità del ciclo mestruale, per via dei picchi di progesterone e prostaglandine; al contrario, anche la menopausa può aumentare il rischio di ritenzione grazie al calo degli estrogeni e all’aumento dell’LH e FSH.
I rimedi contro la la ritenzione idrica: magnesio e potassio
I consigli più comuni per arginare il problema della ritenzione idrica sono sicuramente di condurre una vita sana e attiva; smettere di fumare e seguire una dieta sana, mantenendo stabile il proprio peso. A volte, però, seguire alla lettere questi consigli potrebbe non bastare e, di conseguenza, bisogna passare alle maniere forti.
I principali alleati di chi vuole sconfiggere la ritenzione sono due piccoli elementi, dalla fondamentali proprietà.
Magnesio: un’azione completa su tutto l’organismo
Il magnesio è un oligoelemento di particolare importanza e molteplici sono le sue funzioni. Infatti, è implicato nei meccanismi del sistema muscolare, cardiaco, nervoso e immunitario. Esso prende parte all’equilibrio di alcuni elettroliti che sono presenti ai lati delle membrane cellulari e le cui concentrazioni influenzano l’efficienza del torrente linfatico. Il magnesio, infatti agisce sulla permeabilità della membrana cellulare e, di conseguenza, influenza il passaggio del potassio e di altri elementi attraverso di essa. In questo modo, fa sì che le comunicazioni nervose e muscolari siano efficienti. Inoltre, essendo un cofattore di un gran numero di reazioni enzimatiche e metaboliche, una sua carenza può portare a un indebolimento generale, con maggiore accumulo di scorie nei liquidi interstiziali e quindi di ritenzione idrica.
In genere, il magnesio può essere assunto tramite una corretta alimentazione, in quanto è presente in molti alimenti, come per esempio cereali integrali, legumi, frutta secca, in frutti come ananas, fragole, ciliege, melone e nella verdura a foglia larga come broccoli, lattuga, cavolfiori.
Il quantitativo giornaliero da assumere va dai 200 ai 350 mg al giorno ma, quando non si riesce a raggiungere questo quantitativo solo con l’alimentazione, si può ricorrere all’integrazione.
Infatti, esso è ormai disponibile in vari tipologie di integratori e di formulazioni diverse, tutte particolarmente concentrate e che quindi vanno ad agire in maniera localizzata. Infatti, uno dei problemi del magnesio alimentare è che spesso la manipolazione degli alimenti, tra trattamenti e cotture, arrivano a far perdere al cibo fino all’80% del magnesio presente. Nell’integratore, invece, il magnesio presente è in una forma biodisponile per l’organismo.
I benefici sono rapidamente visibili: oltre a un miglioramento della ritenzione idrica, si avrà anche un miglioramento per chi soffre di emicranie, senso di spossatezza e di problemi di concentrazione e memoria.
Potassio: il toccasana della circolazione
Se la ritenzione idrica è dovuta a un disequilibrio tra l’acqua e gli elettroliti nei liquidi extracellulari, vuol dire che c’è una carenza anche dello ione potassio. I suoi livelli, infatti, sono legati a quelli di un altro ione, il sodio che è il principale componente del sale che utilizziamo in cucina. Il loro rapporto è antagonistico, quindi quando è presente troppo sale, il potassio si attiva per eliminarlo attraverso le urine. Sulla membrana di tutte le nostre cellule è presente una specifica proteina che regola la concentrazione di sodio e potassio. Il loro rapporto deve mantenersi sui valori di 3:1. Di conseguenza, se i livelli di potassio non sono sufficienti, il sodio in eccesso favorirà il ristagno dei liquidi, provocando scarsa produzione di urine che appariranno molto scure, quindi ricche di scorie.
Ecco perché uno dei migliori metodi per evitare la ritenzione idrica è mangiare poco salato, in realtà potremmo anche farne del tutto a meno, in quanto il quantitativo di sale di cui il corpo ha bisogno si trova già negli alimenti che consumiamo.
Si può andare incontro a carenza di potassio anche dopo un’ intensa sudorazione, con l’abuso di caffè e bevande ricche di sostanze eccitanti o mangiando poca frutta.
Per mantenere stabili i suoi livelli, quindi, occorre dare un netto taglio ad alimenti molto salati come insaccati, formaggi stagionati, “junk food” ossia il cibo spazzatura e alimenti industriali confezionati.
Via libera, invece, a frutta fresca (avocado, banane, kiwi, uva, ecc.), cioccolato fondente per via della maggiore componente di cacao (dall’80% in poi), funghi, frutta secca e amidacei come le patate.
Spesso il potassio è presente negli integratori in azione combinata con il magnesio per assicurare un effetto defaticante, rienergizzante e per combattere stress e anche stati di affaticamento.
I consigli migliori per evitare la ritenzione idrica
Combattere in modo efficace la ritenzione idrica vuole risparmiare al corpo una serie di pericolosi effetti negativi che si amplificano nel tempo predisponendo allo sviluppo di problemi più serie.
I consigli di base su un corretto stile di vita tramite dieta e sport (come per esempio il nuoto che abbina il movimento armonioso di tutto il corpo con il massaggio naturale dell’acqua) sono sempre validi, magari approfittiamo delle vacanze per concederci lunghe passeggiate sul bagnasciuga, dove l’effetto combinato dell’acqua marina e della sabbia stimola la circolazione. Ricordiamo anche di affiancare a questi metodi, soprattutto nei casi più accentuati, l’utilizzo anche di erbe officinali come Tarassaco, Ippocastano, Pilosella e Centella asiatica che vanno ad agire rinforzando le pareti dei vasi sanguigni e assicurando così un migliore passaggio della linfa; inoltre, abituiamoci a bere acqua fin dalla mattina appena sveglie e aiutiamoci con un adeguato apporto di frutta, sfruttiamo il potere detossificante delle spezie come lo zenzero e concediamoci trattamenti localizzati come massaggi linfodrenanti e pressoterapia che aiuteranno la circolazione sanguigna a non ristagnare.
Questo articolo è stato pubblicato su Elle.it
Ti potrebbe interessare su Amazon, “Prorelax”