Chiunque abbia seguito da solo almeno una dieta nella vita, non può non conoscere l'”effetto yo-yo“, quella condizione che porta una persona a dimagrire velocemente e a ingrassare subito dopo, vanificando gli sforzi fatti con la dieta. A tutti, infatti, è capitato di pronunciare la fatidica frase: “da domani sono a dieta” cominciando, ad auto-infliggersi privazioni e sofferenze alimentari degne del peggiore masochismo. Eliminando pane, pasta, dolci e tutto ciò che contiene zucchero, di lì a poco, tutti abbiamo gongolato per il dimagrimento rapido ottenuto e la prima cosa che abbiamo fatto, dopo un breve periodo di stasi, è stata quella di ricominciare a mangiare, prendendo tutti i chili persi e spesso aggiungendone altri. Siamo quindi finiti nell’infinita spirale dell'”effetto yo-yo“.
Come funziona l'”effetto yo-yo“? Inizialmente la nostra motivazione è molto alta e questa porta ad eliminare arbitrariamente buona parte degli alimenti quotidiani, convinti che una drastica riduzione delle calorie sia l’unica condizione necessaria per dimagrire velocemente.
La motivazione iniziale, però, quando è solo dettata da una insoddisfazione latente, viene subito persa a causa del fatto che la dieta, intesa come restrizione a lungo termine, non può essere a lungo supportata (e sopportata) soprattutto quando ci si priva non solo degli alimenti considerati “nocivi” come dolci e fritture ma, soprattutto, di alimenti che sono assolutamente necessari per il corretto funzionamento metabolico, basti pensare che la prima cosa che si tende ad eliminare sono i carboidrati complessi come pane e pasta, magari sostituendoli con eccessive quantità di frutta.
Una “dieta” intesa come intensa restrizione calorica, se attuata in modo sbilanciato ed eccessivo, può comportare una serie di effetti collaterali:
– il primo è che sottoponiamo il nostro corpo ad uno stress che crea carenze nutrizionali anche gravi che possono portare a: mancanza di concentrazione, mancamenti, depressione e disfunzioni più o meno gravi;
– il secondo è che l’organismo si abitua ad un introito calorico molto basso per cui il dimagrimento ad un certo punto si rallenta fino ad arrestarsi del tutto, dando il cosiddetto (e famigerato) blocco metabolico, e inoltre nel momento in cui la motivazione viene meno perché ci si vede più vicini al proprio peso forma, automaticamente si ricomincia a mangiare, spesso nel modo sbagliato e si rimettono facilmente tutti i chili persi, a volte anche in quantità maggiore innescando il sopracitato “effetto yo yo”.
Che fare dunque, per dimagrire in modo corretto?
1) Una strategia vincente può essere quella di controllare periodicamente il proprio peso, rendendosi conto per tempo di eventuali aumenti e, nel caso, limitare gli eccessi, aspettando di essere ritornati al peso precedente prima di concedersi degli altri “sgarri”.
2) Fondamentale è non eliminare alcun alimento dalla nostra dieta, in quanto tutti hanno un loro ruolo e perché l’ effetto punitivo della loro mancanza ricade in modo forte e deleterio sull’aspetto psicologico.
3) Importante è, quindi, crearsi (magari grazie all’aiuto di un professionista) una coscienza alimentare in cui si impara a conoscere ciò che mangiamo e ciò di cui abbiamo bisogno, imparando a sentire le esigenze del nostro corpo ed assecondarle.
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