Colesterolo e grassi: eliminarli completamente?
Come purtroppo è ormai ben noto, molti degli alimenti che ci appaiono più appetitosi e gustosi si rivelano, in realtà, essere una fonte inesauribile oltre che di calorie, anche di sostanze che, nell’insieme, vanno ad incidere sul peso corporeo e sul metabolismo, andando ad alterare il mantenimento di quei parametri fisiologici determinanti per il benessere personale.
Appartengono a queste categorie alimentari a rischio, tutti i cibi contenenti i cosiddetti “grassi saturi”ossia quelli di origine animale come: il burro, le carni grasse, i formaggi e gli oli idrogenati (l’olio di palma e di cocco).
Cosa sono, quindi, i grassi saturi e perchè sono cosi dannosi per la salute?
Essi, insieme ai grassi monoinsaturi e polinsaturi, sono dei componenti dei trigliceridi, una categoria di lipidi responsabili della liberazione di grandi quantità di energia che viene sfruttata dalle cellule per portare avanti i propri processi metabolici oppure immagazzinata negli adipociti come riserva energetica per essere utilizzata all’occorrenza.
La loro presenza in eccesso è causa ormai conclamata di un aumento della produzione endogena di colesterolo da parte del fegato la quale porta, come conseguenza primaria, la predisposizione a malattie cardio-vascolari gravi come l’aterosclerosi, ossia il deposito di placche chiamate “ateromi” nella parete interna delle arterie. Questo fenomeno, se protratto nel tempo, provoca la diminuzione dell’elasticità delle pareti arteriose e la formazione di un blocco che ostruisce il flusso sanguigno. Tale ostruzione, in base alla localizzazione della placca ateromatosa, può portare a conseguenze gravi come lo sviluppo di infarto del miocardio o ictus cerebrale.
Tale aumento inoltre, non viene sempre rivelato a livello clinico basandosi solo sul dosaggio del colesterolo totale i cui valori possono risultare nella norma, ma viene invece, messo bene in evidenza andando a determinare il cosiddetto “colesterolo cattivo” LDL (responsabile del deposito del colesterolo sulle pareti arteriose e che può apparire oltre i valori soglia) oppure il “colesterolo buono” HDL (responsabile invece, della rimozione del colesterolo in eccesso dai vasi e che al contrario, può risultare troppo basso).
Sembrerebbe, dunque, scontato che la soluzione al problema sia l’eliminazione completa dei cibi incriminati, eppure non è necessario né produttivo arrivare a tali estremi: infatti una modesta quantità di grassi saturi è consentita in un corretto schema alimentare che prevede un equilibrio tra le diverse componenti lipidiche.
Attualmente la percentuale di lipidi consigliata nella dieta quotidiana è di circa 25-30% delle calorie totali con una distribuzione che prevede un una maggiore quantità di (circa il 20%) di grassi monoinsaturi, seguita poi dai grassi saturi e da quelli polinsaturi.
Questo risultato lo si può ottenere semplicemente, limitando l’uso di carni particolarmente grasse (per esempio, consumando carne rosse una volta a settimana o anche meno), condimenti eccessivi e troppo ricchi, preferendo ad esempio il latte parzialmente scremato, formaggi magri e carni bianche.
L’ utilizzo di questi piccoli accorgimenti porta di sicuro ad un mantenimento, in condizioni non patologiche, di un ottimale equilibrio lipidico, salvaguardando la salute del soggetto dal rischio inutile di pericolose malattie.
Colesterolo e grassi: eliminarli completamente?
ultima modifica: 2015-02-01T18:38:20+00:00
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