L’importanza della vitamina C
Quante volte in presenza di un raffreddore ci è stato detto di prendere delle spremute di arancia? Quante volte è stata nominata la vitamina C come miracolosa e inestimabile fonte di prevenzione contro i malanni di stagione? Ma perché ha questo potere così grande e com’è consigliabile consumarla? Vediamolo insieme.
E’ risaputo ormai il ruolo benefico della Vitamina C o acido ascorbico, che deve il suo nome alla capacità di curare lo scorbuto, una malattia che in passato colpiva i marinai che per tempi lunghi non riuscivano ad assumere vegetali freschi.
E’ necessario inoltre, assumere la vitamina C con l’alimentazione, perchè il nostro organismo non è in grado di sintetizzarla e dopo l’assunzione, essa viene accumulata soprattutto a livello del fegato e delle ghiandole surrenali.
Le funzioni positive di questa vitamina sono molteplici e tra i più importanti ci sono:
– Facilitare l’assorbimento di ferro
– Stimolare le difese immunitarie
– Intervenire nella produzione di collagene, che costituisce la struttura di muscoli, ossa, e tessuti o nella sintesi di alcuni importanti ormoni
– Essa ha anche un potente effetto antiossidante e può proteggere la pelle dai danni dei raggi ultravioletti
Le principali fonti in natura sono:
in primis peperoncino e peperoni con oltre 200 mg/100 g e dopo cavoletti di Bruxels, rucola, fragole, agrumi, patate.
Appare evidente come le arance NON siano gli alimenti contenenti la maggiore quantità di vitamina C.