L’importanza della vitamina C

Quante volte in presenza di un raffreddore ci è stato detto di prendere delle spremute di arancia? Quante volte è stata nominata la vitamina C come miracolosa e inestimabile fonte di prevenzione contro i malanni di stagione? Ma perché ha questo potere così grande e com’è consigliabile consumarla? Vediamolo insieme.

E’ risaputo ormai il ruolo benefico della Vitamina C o acido ascorbico, che deve il suo nome alla capacità di curare lo scorbuto, una malattia che in passato colpiva i marinai che per tempi lunghi non riuscivano ad assumere vegetali freschi.

E’ necessario inoltre, assumere la vitamina C con l’alimentazione, perchè il nostro organismo non è in grado di sintetizzarla e dopo l’assunzione, essa viene accumulata soprattutto a livello del fegato e delle ghiandole surrenali.
Le funzioni positive di questa vitamina sono molteplici e tra i più importanti ci sono:
– Facilitare l’assorbimento di ferro
– Stimolare le difese immunitarie
– Intervenire nella produzione di collagene, che costituisce la struttura di muscoli, ossa, e tessuti o nella sintesi di alcuni importanti ormoni
– Essa ha anche un potente effetto antiossidante e può proteggere la pelle dai danni dei raggi ultravioletti
Le principali fonti in natura sono:

in primis peperoncino e peperoni con oltre 200 mg/100 g e dopo cavoletti di Bruxels, rucola, fragole, agrumi, patate.
Appare evidente come le arance NON siano gli alimenti contenenti la maggiore quantità di vitamina C.

In genere è consigliata un’assunzione che varia da un minimo di 45 – 60 milligrammi (più o meno la dose contenuta in un Kiwi di media dimensione) mentre per poter apprezzare i suoi effetti antiossidanti dobbiamo salire ad almeno 200 mg/al giorno (l’equivalente di circa 3 arance).
Viste le sue molteplici qualità, spesso di ricorre anche all’uso di integratori.
Secondo la medicina ufficiale, il limite massimo di assunzione giornaliera, senza alcun rischio di effetti avversi nella maggior parte dei soggetti sani, è di 2000 mg. Nonostante però i suoi benefici , recenti studi hanno dimostrato come un abuso di vitamina C predisponga all’insorgenza di calcoli renali, o altri effetti collaterali che comprendono cefalea, rossore in viso e disordini gastrointestinali.
In definitiva, per una corretta e salutare alimentazione, per poter beneficiare dei suoi indubbi effetti positivi, è necessaria l’assunzione quotidiana di vitamina C mentre l’integrazione è alquanto inutile seppur non pericolosa, a patto che non si esageri e rispettino i dosaggi consigliati.
L’importanza della vitamina C ultima modifica: 2015-01-28T21:40:30+00:00 da Dietaok.it